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Resoconto della prima udienza (IT,FR)

Lunedì 29 gennaio si è svolta la prima udienza per il processo agli antifascisti arrestati a Budapest l’11 febbraio 2023.
Nel corso dell’udienza l’accusa, come prevede la legge ungherese, ha formulato le sue richieste di condanna. Per Ilaria, indagata per due aggressioni aggravate dall’aver agito a conoscenza dell’esistenza di un’organizzazione criminale e dall’aver commesso un atto potenzialmente letale, a fronte di una pena massima di 16 anni sono stati chiesti 11 anni.
Per Tobias e l’altra compagna tedesca, accusati di essere membri di un’organizzazione criminale a fronte di una pena massima di 5 anni la richiesta è stata di 3 anni e 6 mesi.

Gli imputati, secondo l’ordinamento ungherese, a inizio processo devono scegliere se dichiararsi innocenti e affrontare un processo ordinario o riconoscere la propria colpevolezza.

In quest’ultimo caso la pena massima a cui un imputato può andare in contro è quella richiesta dell’accusa in quel momento.
Ilaria si è dichiarata innocente e, alla richiesta del giudice di elementi a sua discolpa, ha fatto presente che non poteva difendersi in quanto non le sono mai stati consegnati gli atti tradotti né ha potuto vedere video e foto forniti dall’accusa come prova contro di lei.
La compagna tedesca, che attualmente si trova in Germania con misure di sorveglianza, si è dichiarata innocente.
La difesa ha fatto richiesta di revoca della misura, che però le è stata negata.

Tobias ha scelto di dichiararsi colpevole, contestando però la richiesta dell’accusa, ovvero tre anni e sei mesi da scontare in un carcere di massima sicurezza. Il giudice dopo essersi ritirato alcuni minuti per valutare la posizione di Tobias ha emesso una condanna a tre anni da scontare per ⅔ in un carcere di massima sicurezza e ai quali seguiranno cinque anni di divieto di fare ritorno in Ungheria. L’accusa ritenendo la condanna troppo mite ha impugnato la sentenza.
A questo punto il suo percorso giudiziario si divide da quello delle altre imputate e per lui ci sarà l’udienza di appello ad ottobre.

È importante sottolineare che nonostante l’ammissione dell’esistenza di un organizzazione criminale da parte di Tobias, c’è ancora margine per la difesa delle altre due imputate.
Durante l’udienza gli avvocati della difesa hanno fatto sapere che chiameranno a processo diversi teste, tra i quali il medico che ha redatto i referti delle persone aggredite con l’obiettivo di dimostrare l’assenza dell’pericolo di vita e il perito antropometrico dell’accusa, la cui perizia è giudicata da loro carente. La prossima udienza per la compagna tedesca e Ilaria è stata fissata per il 24 maggio.

Lundi 29 janvier a eu lieu la première audience du procès des antifascistes arrêtés à Budapest le 11 février 2023.

Au cours de l’audience, l’accusation, conformément à la loi hongroise, a formulé ses demandes de condamnation. Pour Ilaria, accusée de deux agressions aggravées par le fait d’avoir agi en connaissance de l’existence d’une organisation criminelle et d’avoir commis un acte potentiellement mortel, au lieu d’une peine maximale de 16 ans, l’accusation a demandé 11 ans.

Pour Tobias et l’autre camarade allemande, accusés d’être membres d’une organisation criminelle, la demande a été de 3 ans et 6 mois, par rapport à une peine maximale de 5 ans.

Selon le système juridique hongrois, les accusés doivent choisir en début de procès s’ils se déclarent innocents et font face à un procès ordinaire, ou reconnaissent leur culpabilité. Dans ce dernier cas, la peine maximale à laquelle un accusé peut s’exposer est celle demandée par l’accusation à ce moment-là.

Ilaria s’est déclarée innocente et, en réponse à la demande du juge d’éléments pour sa défense, a souligné qu’elle ne pouvait pas se défendre car les actes traduits ne lui ont jamais été remis, et elle n’a pas pu voir les vidéos et photos fournies par l’accusation comme preuves contre elle.

La camarade allemande, actuellement en Allemagne sous contrôle judiciaire, s’est déclarée innocente.

La défense a demandé la révocation de la mesure, mais cela lui a été refusé.

Tobias a choisi de se déclarer coupable, contestant cependant la requête de l’accusation, à savoir trois ans et six mois à purger dans une prison de haute sécurité. Le juge, après s’être retiré pendant quelques minutes pour évaluer la situation de Tobias, a prononcé une condamnation à trois ans, dont ⅔ seront purgés dans une prison de haute sécurité, suivis de cinq ans d’interdiction de retour en Hongrie. L’accusation, estimant la condamnation trop clémente, a fait appel de la décision.

À ce stade, son parcours judiciaire se divise de celui des autres accusées, et il aura une audience en appel en octobre.

Il est important de souligner que malgré la reconnaissance par Tobias de l’existence d’une organisation criminelle, il y a encore de la marge pour la défense des deux autres accusées.

Au cours de l’audience, les avocats de la défense ont indiqué qu’ils convoqueront plusieurs témoins, dont le médecin ayant rédigé les rapports des personnes agressées afin de démontrer l’absence de danger de mort, et l’expert anthropométrique de l’accusation, dont l’expertise est jugée insuffisante. La prochaine audience pour la camarade allemande et Ilaria est fixée au 24 mai.

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Resoconto della prima udienza (IT,FR)

Lunedì 29 gennaio si è svolta la prima udienza per il processo agli antifascisti arrestati a Budapest l’11 febbraio 2023.
Nel corso dell’udienza l’accusa, come prevede la legge ungherese, ha formulato le sue richieste di condanna. Per Ilaria, indagata per due aggressioni aggravate dall’aver agito a conoscenza dell’esistenza di un’organizzazione criminale e dall’aver commesso un atto potenzialmente letale, a fronte di una pena massima di 16 anni sono stati chiesti 11 anni.
Per Tobias e l’altra compagna tedesca, accusati di essere membri di un’organizzazione criminale a fronte di una pena massima di 5 anni la richiesta è stata di 3 anni e 6 mesi.

Gli imputati, secondo l’ordinamento ungherese, a inizio processo devono scegliere se dichiararsi innocenti e affrontare un processo ordinario o riconoscere la propria colpevolezza.

In quest’ultimo caso la pena massima a cui un imputato può andare in contro è quella richiesta dell’accusa in quel momento.
Ilaria si è dichiarata innocente e, alla richiesta del giudice di elementi a sua discolpa, ha fatto presente che non poteva difendersi in quanto non le sono mai stati consegnati gli atti tradotti né ha potuto vedere video e foto forniti dall’accusa come prova contro di lei.
La compagna tedesca, che attualmente si trova in Germania con misure di sorveglianza, si è dichiarata innocente.
La difesa ha fatto richiesta di revoca della misura, che però le è stata negata.

Tobias ha scelto di dichiararsi colpevole, contestando però la richiesta dell’accusa, ovvero tre anni e sei mesi da scontare in un carcere di massima sicurezza. Il giudice dopo essersi ritirato alcuni minuti per valutare la posizione di Tobias ha emesso una condanna a tre anni da scontare per ⅔ in un carcere di massima sicurezza e ai quali seguiranno cinque anni di divieto di fare ritorno in Ungheria. L’accusa ritenendo la condanna troppo mite ha impugnato la sentenza.
A questo punto il suo percorso giudiziario si divide da quello delle altre imputate e per lui ci sarà l’udienza di appello ad ottobre.

È importante sottolineare che nonostante l’ammissione dell’esistenza di un organizzazione criminale da parte di Tobias, c’è ancora margine per la difesa delle altre due imputate.
Durante l’udienza gli avvocati della difesa hanno fatto sapere che chiameranno a processo diversi teste, tra i quali il medico che ha redatto i referti delle persone aggredite con l’obiettivo di dimostrare l’assenza dell’pericolo di vita e il perito antropometrico dell’accusa, la cui perizia è giudicata da loro carente. La prossima udienza per la compagna tedesca e Ilaria è stata fissata per il 24 maggio.

Lundi 29 janvier a eu lieu la première audience du procès des antifascistes arrêtés à Budapest le 11 février 2023.

Au cours de l’audience, l’accusation, conformément à la loi hongroise, a formulé ses demandes de condamnation. Pour Ilaria, accusée de deux agressions aggravées par le fait d’avoir agi en connaissance de l’existence d’une organisation criminelle et d’avoir commis un acte potentiellement mortel, au lieu d’une peine maximale de 16 ans, l’accusation a demandé 11 ans.

Pour Tobias et l’autre camarade allemande, accusés d’être membres d’une organisation criminelle, la demande a été de 3 ans et 6 mois, par rapport à une peine maximale de 5 ans.

Selon le système juridique hongrois, les accusés doivent choisir en début de procès s’ils se déclarent innocents et font face à un procès ordinaire, ou reconnaissent leur culpabilité. Dans ce dernier cas, la peine maximale à laquelle un accusé peut s’exposer est celle demandée par l’accusation à ce moment-là.

Ilaria s’est déclarée innocente et, en réponse à la demande du juge d’éléments pour sa défense, a souligné qu’elle ne pouvait pas se défendre car les actes traduits ne lui ont jamais été remis, et elle n’a pas pu voir les vidéos et photos fournies par l’accusation comme preuves contre elle.

La camarade allemande, actuellement en Allemagne sous contrôle judiciaire, s’est déclarée innocente.

La défense a demandé la révocation de la mesure, mais cela lui a été refusé.

Tobias a choisi de se déclarer coupable, contestant cependant la requête de l’accusation, à savoir trois ans et six mois à purger dans une prison de haute sécurité. Le juge, après s’être retiré pendant quelques minutes pour évaluer la situation de Tobias, a prononcé une condamnation à trois ans, dont ⅔ seront purgés dans une prison de haute sécurité, suivis de cinq ans d’interdiction de retour en Hongrie. L’accusation, estimant la condamnation trop clémente, a fait appel de la décision.

À ce stade, son parcours judiciaire se divise de celui des autres accusées, et il aura une audience en appel en octobre.

Il est important de souligner que malgré la reconnaissance par Tobias de l’existence d’une organisation criminelle, il y a encore de la marge pour la défense des deux autres accusées.

Au cours de l’audience, les avocats de la défense ont indiqué qu’ils convoqueront plusieurs témoins, dont le médecin ayant rédigé les rapports des personnes agressées afin de démontrer l’absence de danger de mort, et l’expert anthropométrique de l’accusation, dont l’expertise est jugée insuffisante. La prochaine audience pour la camarade allemande et Ilaria est fixée au 24 mai.

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