Chiediamo la liberazione del nostro compagno Gabriele!

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Nella notte tra lunedì e martedì, la polizia di Milano ha sequestrato il nostro amico Gabriele e lo ha portato nel carcere di San Vittore. È accusato di aver aggredito dei neonazisti durante la “Giornata d’onore” di Budapest. Attualmente è in attesa del processo di estradizione!

Le condizioni di detenzione in Ungheria sono intollerabili

Da febbraio, altri due giovani sono detenuti in Ungheria nell’ambito di queste azioni antifasciste senza un verdetto. Riferiscono di condizioni igieniche insostenibili nelle carceri. L’assistenza medica non è garantita e vengono negati loro i contatti con amici e familiari. I media riferiscono ripetutamente del sovraffollamento delle carceri ungheresi. Poiché queste condizioni sono intollerabili, chiediamo: nessuna estradizione in Ungheria!

Il contesto del Giorno d’onore

Dal 1997, i neonazisti si riuniscono nella capitale ungherese l’11 febbraio per il cosiddetto “Giorno dell’onore”, che commemora il tentativo di fuga delle truppe naziste assediate nel 1945. Questa giornata profondamente revisionista dal punto di vista storico attira ogni anno migliaia di neonazisti di spicco e violenti. L’iniziatore di questo evento, István Győrkös, è stato condannato all’ergastolo nel 2019 per aver sparato alla testa di un agente di polizia. I neonazisti che sono stati attaccati sono persone molto pericolose e non vittime, come li dipingono i media!

Con il governo ungherese di destra, tutte le persone che si battono per un mondo migliore sono minacciate. La repressione contro i movimenti emancipatori sta aumentando in tutta Europa: Attacchi sempre più duri da parte dello Stato sullo sfondo di una tendenza di destra sempre più forte. Ma dobbiamo smascherare il fatto che la grande minaccia per la società rappresentata dai “teppisti estremisti di sinistra” è una montatura di autorità di polizia impregnate di mentalità fascista! Perché l’antifascismo non è un pericolo per la popolazione!
Siamo uniti e chiediamo il rilascio di Gabriele, Tobias e Ilaria!

Nessuna estradizione in Ungheria!
Libertà per tutti gli antifascisti!

Cari compagni, L’11 dicembre 2023, un* compagn* e imputat* nel procedimento di Budapest è stat* brutalmente arrestat*. Oggi è stat* portat* davanti al giudice istruttore ed è ora in custodia cautelare. Come per il compagno italiano, Gabriele, anch’egli recentemente arrestato, c’è il forte rischio che venga estradat* in Ungheria a causa di un mandato di cattura internazionale emesso dall’Ungheria. Tuttavia, le condizioni delle carceri ungheresi sono catastrofiche! Non ci sono standard igienici, l’assistenza medica è scarsa o inesistente e non c’è un vero riscaldamento, nonostante il freddo dell’inverno ungherese. Il processo che gli imputati stanno subendo non è equo, le motivazione che vengono portate sono meramente politiche e i giudici che lo portano avanti simpatizzanti di Orban. Chiediamo quindi l’immediato rilascio dell* nostr* compagn* e un processo in Germania! Chiediamo inoltre che entrambi i compagni che hanno un processo di estradizione non vengano estradati in Ungheria! Chiediamo anche il ritorno di Tobi e Ilaria nei loro Paesi d’origine! Per questi motivi, ora abbiamo bisogno di solidarietà pratica e di molta iniziativa da parte vostra. Utilizzate tutti i social, informate i vostri amici e compagni sul caso di Budapest e sui processi di estradizione in Ungheria, condividete articoli informativi e scrivete ai vostri parlamentari e deputati, nonché alle organizzazioni per i diritti umani! Organizzate cortei e presidi! Dobbiamo fare di tutto per impedire l’estradizione e mobilitarci in maniera allargata! Libertà per tutti gli antifa imprigionati!